Senza più parole

Una bambina nigeriana di cinque mesi è morta in culla (le cosiddette, terrificanti, “morti bianche”). E mentre la madre al pronto soccorso di Sondrio gridava disperata, le altre persone in attesa commentavano con frasi del tipo:
FATE TACERE QUESTA SCIMMIA
RITI TRIBALI
TANTO NE SFORNATE UNO ALL’ANNO
(Fonte: Corriere della Sera)

Ecco io vorrei dire complimenti, davvero complimenti.
Non solo a voi autori di queste frasi ignobili, ma a tutti quanti voi che siete d’accordo e anche se non lo dite è questo che pensate ogni volta che dite con forza “prima gli italiani”. A tutti voi che leggendo la mia indignazione (ma chiamiamola con il suo nome: il mio schifo) avete pensato “sì ma allora i bambini italiani che… “. E anche a tutti voi che senza arrivare a questi estremi tutto questo, con agghiacciante leggerezza, lo alimentate.
E complimenti ovviamente a voi che dall’alto dei vostri pulpiti, armati di rosari e vessilli sacri, costruite e benedite questo disgustoso inferno d’odio e intolleranza.
Complimenti a tutti.
Giuro che ve li farò anche di persona, tanto è Natale e so dove trovarvi: in chiesa in fila per la comunione, a battervi il petto e a scambiarvi il più ipocrita dei segni di pace.
Aspettatemi, non mancherò. È giunto davvero il momento per voi di riscuotere il mio applauso.
E il mio vaffanculo.

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