Cosa è esattamente che fa paura?
Cosa è, esattamente, che fa paura?
Una domanda che, davvero senza alcuna provocazione o ironia, rivolgo ai cattolici, sperando in una risposta. Lasciamo stare le adozioni, un problema molto più complesso che, almeno a mio avviso, andrebbe trattato a parte.
Lasciamole stare e parliamo solo ed esclusivamente di matrimonio. A questo proposito chiedo ancora: cosa, esattamente, fa paura di eventuali matrimoni – o equiparazioni delle unioni civili ai matrimoni – tra persone dello stesso sesso?
Oggi come oggi, qui da noi, esiste un numero altissimo e imprecisato di persone eterosessuali che scelgono di sposarsi esclusivamente con rito civile. Persone che, evidentemente, non si riconoscono in un concetto cristiano né della famiglia né della vita in genere.
Perché questi matrimoni, pur non essendo conformi al cattolicesimo, non vengono avversati, osteggiati, né suscitano gli stessi timori delle unioni civili?
Perché si accetta che un’unione non rispondente al concetto cristiano di “famiglia tradizionale” venga equiparata, dal punto di vista legale, al matrimonio religioso?
E perché è così difficile accettare che persone che, per loro scelta, si collocano al di fuori della comunità cattolica, facciano altre scelte che, con lo stesso cattolicesimo, sarebbero assolutamente indipendenti?
Non capisco.
