Il miracolo della moltiplicazione degli stipendi

Dal Vangelo secondo Matteo Renzi da Rignano

In quel tempo partì Matteo in elicottero verso viale Trastevere, per starsene solo e in disparte. Ma la folla, avendolo saputo, lo seguì a piedi fino al viale.
Sceso così dall’elicottero egli vide una gran folla. Una dei discepoli, Maria Elena, protettrice dei banchieri di Lazio ed Etruria, andò da lui e gli disse: “Maestro, questi qua della folla che vedi sono tutti insegnanti, chiedono il rinnovo dei contratti. È necessario congedarli”.
Ma Matteo rispose: “Non c’è bisogno di congedarli. Gli daremo più soldi”.
Disse allora Stefania: “Ma maestro, dentro le nostre ceste ci sono solo gli stipendi più bassi d’Europa. Bloccati da quasi dieci anni per di più. Come faremo a dare più soldi a tutti?”
E Matteo allora: “Non dubitate. Anche a Cana pareva impossibile, eppure ho tramutato le sacrosante stabilizzazioni in assunzioni senza alcun diritto. Ve ne siete scordati?”.
I discepoli tacquero. Il Maestro prese allora le ceste con gli stipendi bloccati più bassi d’Europa: spezzò gli scatti d’anzianità e li moltiplicò in mazzi da 40 euro per i più meritevoli e in Carte del Professore da 500 euro l’anno per tutti.
E siccome eravamo in Beozia, dove notoriamente nascono i Beoti, molti pensarono che fosse cosa buona e giusta.

è parola di Matteo.
rendiamo grazie a Matteo

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