L’insostenibile pesantezza del calcio
Il sistema calcio – la logica dei diritti televisivi, le squadre trasformate in brand senza anima e senza alcuna appartenenza, i calciatori in mercato perenne che si muovono con la stessa facilità con cui si scambiano figurine… – ha distrutto questo sport. L’ho detto più volte.
Come se non bastasse, a dargli il colpo di grazia, ci sono i tifosi. No, non quelli del tifo organizzato, delle curve, di cui occorre parlare a parte e in altro contesto. Dico proprio i tifosi da bar. E da Facebook. Quei tifosi che per settimane, mesi, anni, ere geologiche (e soprattutto 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 con partite, tornei e stagioni intere che non finiscono MAI), ripetono e si ripetono sempre LE STESSE COSE.
E sì che una volta il tifo, lo sfottò, sapeva essere estemporaneo e creativo. Tipo i tifosi del Napoli che per la partita contro il Verona tirarono fuori l’epico striscione “Giulietta è ‘na zoccola”. Oggi no, non più. Oggi ossessivi e compulsivi che manco in un centro psichiatrico ci sono quelli che IN CONTINUAZIONE E SENZA TREGUA ripetono “fino alla fine” e gli altri che IN CONTINUAZIONE E SENZA TREGUA rispondono “fino al confine”. Che una volta fa ridere. Due anche. Alla decima è ancora divertente, forse. Ma alla numero 2347650, è angosciante. Decisamente angosciante.
Deprimente come il botta-risposta “il triplete manco quest’anno” “festeggiate scudetti di cartone”. O “noi 7 volte sul tetto d’Europa” “voi da dieci anni manco il trofeo Moretti”.
Tutto così trito, noioso e psicotico che cosa si diranno gli opposti tifosi lo sappiamo già in anticipo, perché gli slogan sono già pronti per qualsiasi combinazione possibile.
Il giorno in cui la Juve non sarà più campione d’Italia e chiunque lo sarà al suo posto festeggerà per 77 giorni consecutivi, so già cosa diranno, per 77 giorni e oltre. Cosa diranno gli juventini e cosa diranno i neocampioni. L’ho scritto e l’ho chiuso in una busta che aprirò al momento. Con la certezza di averci azzeccato.
Eppure il calcio era uno sport divertente, appassionante. A tratti pure epico e romantico…
Peccato…