Francesco Guccini – “Quello che non… “

Uno non ci pensa, non viene spontaneo di legare alcune canzoni e album interi a questo o a quell’altro decennio.
Perché sono così “universali”, hanno una scrittura che risuona così tanto di “sempre£ e “ovunque” da sfuggire a una catalogazione temporale e cronologica.
Succede, ovviamente, con i giganti, con i grandi maestri.
Con quelli come Francesco Guccini.

Così non ci pensiamo, e “Quello che non”, tanto tutto l’album quanto la title track, per noi può stare davvero dappertutto.
Eppure, è del 1990.
Indiscutibilmente del 1990.
Può stare dappertutto, ma poteva essere scritta solo nel 1990. Perché se questa “poesia del non e del negativo” prende le mosse da Montale e non sarebbe mai potuta esistere senza il genio del poeta ligure, ancor meno sarebbe potuta esistere in altra epoca.
Di quello sconvolgimento assoluto, dello sgretolamento di un mondo e dell’incertezza cosmica e apocalittica che spalancava voragini vertiginose sotto i nostri piedi, “Quello che non” è la figlia ideale, specchio altissimo e dolorosissimo.
Insieme a “La domenica delle salme” di De André la più grande fotografia di questo passaggio storico, la prima dal di fuori (e in anticipo), la seconda dal di dentro. Ed entrambe colgono ciò che nessuno, all’epoca, riusciva ancora a mettere a fuoco.

Ma è questo… cosa?, il compito?, la funzione?… dei grandi artisti. Essere maestri senza volerlo e “vedere” mentre gli altri “guardano” soltanto.
Vedere cosa?
Ciò che NON siamo e ciò che NON vogliamo, ovviamente….

#anni90
#gliAnniNovantaInMusica
#jukebox

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