Non mi abituerò mai

Non c’è niente da fare, non mi abituerò mai.
Ogni volta che mi arriva una recensione che parla di me, del mio libro, soprattutto ogni volta che leggo citazioni virgolettate del mio romanzo, ho un senso forte, fortissimo, di vertigine.
Una vertigine in cui c’è dentro tanto, tantissima (troppa) roba: felicità, soddisfazione, imbarazzo, vanità, leggerezza…
Soprattutto, mi metto a pensare al momento in cui l’ho scritto, quel passo citato. Che poi mica mi ricordo il momento esatto, e allora finisco per rivedermi in un momento qualsiasi e indefinito, chino su un quadernaccio spaginato a sputare inchiostro, smadonnare, urlare, gioire, soffrire… a cercare di mettere ordine e silenzio al mio disordine interiore.
Che scrivere in fondo è questo e nient’altro, pettinare e pacificare i propri demoni e restituirli vestiti di parole ed emozioni…

Grazie a Carezze d’Inchiostro per l’ennesima splendida recensione (che trovate al link qui sotto).
E grazie a Edizioni fogliodivia, perché senza di loro niente sarebbe mai accaduto

https://www.instagram.com/p/B3d96BvHrCs/…

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *