La pioggia e Techetecheté

Ogni anno, d’estate, arriva la serata di pioggia in cui mi fermo a guardare Techetechete.
E non c’è verso: a tutti questi mostri sacri celebrati dall’archivio Rai non riesco a dedicare nemmeno mezzo pensiero, nemmeno a quelli per cui vado pazzo… è che ogni volta penso al tizio o alla tizia di 80 anni che era nel corpo di ballo del primo canale o faceva il figurante di studio… un nome che nessuno ricorda e che tanto non direbbe nulla a nessuno… e penso a chissà che pensa a rivedersi ogni estate… ai nipoti che dicono agli amici quella è mia nonna… e mi perdo in questi pensieri e quando riemergo techetechete è già finito e io non ne ho visto nemmeno un minuto…

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