E il Piccolo Principe si buca ancora…

“Il tuo romanzo è molto bello, ma purtroppo non possiamo pubblicarlo. È fuori moda, anacronistico… il problema dell’eroina è vecchio, appartiene al passato, ed è dai tempi di Trainspotting che non importa più niente a nessuno… chi vuoi che lo compri?”

Come vorrei che aveste avuto ragione, Dio solo o chi per lui sa quanto vorrei aver scritto, al di là delle qualità letterarie, uno strambo reperto archeologico, un fossile da museo e nulla più.
Purtroppo vi sbagliavate, e di brutto.
Giusto ieri la Nazione pubblicava i dati sulle morti da overdose dall’inizio dell’anno. Nella sola Firenze, c’è da rabbrividire.
E nemmeno il tempo di leggerli, quei dati, che stamattina un altro uomo è stato trovato privo di vita alla stazione de Le Piagge, periferia fiorentina, la siringa ancora nel braccio.
E allora no, magari sarà un pessimo romanzo, ma purtroppo è tragicamente attuale.
Tra qualche ora avrò un microfono in mano per presentarlo al pubblico ancora una volta. E per quanto potrà servire oggi sarà a lui, a questo ennesimo Piccolo Principe volato via nella desolata stazioncina de Le Piagge, che lo dedicherò. Nella speranza che il mio libro passi davvero di moda.
Il più presto possibile.

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