Lettera a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
per l’ultimo bollettino dell’anno, quello di solito dedicato a retrospettive e bilanci, ma soprattutto ai buoni propositi per il futuro, abbiamo deciso di scriverti.
Il fatto è che ci abbiamo provato con l’intelligenza, la razionalità, l’umanità, il buonsenso, l’evidenza, l’informazione, la controinformazione… ma niente, questo mondo, non diciamo a cambiarlo ma almeno a renderlo un attimino più decente, proprio non ce la facciamo.
Così ci proviamo scrivendo a te. Che 99 su 100 non esisti, e se esisti manco tu puoi fare qualcosa.
Ma piuttosto che lasciare una strada intentata…

Dunque, prima di tutto: dopo sei mesi di campagna elettorale dove l’opposizione voleva governare e altri sei mesi di campagna elettorale dove il governo vuole fare l’opposizione, potresti farci trovare sotto l’albero una politica vagamente normale?
Che so… roba tipo che un governo governa, un’opposizione si oppone, la propaganda si fa SOLO nei 2-3 mesi prima delle elezioni e il tutto è regolato dal principio dell’alternanza?
E già che ci sei… potresti portare ai politici un vocabolario a testa? Potresti regalargli un esorcista che gli scacci dall’animo la logica di Twitter e gli consenta di articolare discorsi oltre i 250 caratteri?

Riguardo Salvini… no, niente, come non detto. Questa non possiamo chiedertela. Sei pur sempre Babbo Natale…

Ci piacerebbe molto, Babbo caro, trovare sotto l’albero quintali di umanità. Quella vera, autentica, forte e non melensa, decisa e non interessata. Quella che insomma ti fa tendere la mano verso qualcuno che sta annegando senza chiederti chi sia quel qualcuno, perché è giusto così senza altro da aggiungere. E possibilmente senza nessuno che ti urli dietro “buonista”.
Ecco. Già che ci siamo: puoi portarci pure l’abolizione del termine buonista?

Gradiremmo assai pure un po’ di Verità. Nel senso: vorremmo tu ci portassi un mondo dove la verità tornasse ad avere un qualche valore. Dove, quanto meno, possa contare ed essere presa in considerazione prima e più delle Fake News.

Ci piacerebbe poi che tu mescolassi i tuoi Sacchi e i tuoi pacchetti. E almeno per una volta tu distribuissi regali a caso, senza “giochi da femmine” e “giochi da maschi”.
Che i bambini, credimi, giocano a tutto e se ne fregano.
Ecco: puoi portarci un po’ di quel sano menefreghismo?

Se non è troppo, ti chiederemmo inoltre tanto buonsenso e almeno un paio di quintali di capacità di “stare sul pezzo”. Tradotto: potresti liberarci dal male di parlare sempre di ciò che non c’entra una mazza con il discorso principale? Potresti eliminare dal nostro vocabolario la locuzione “e allora questo/ e allora quello”?

Potresti portarci inoltre una rinfrescata di illuminismo? Tipo la convinzione che la scienza solitamente non dice cazzate, che le malattie si debellano con i vaccini, che il riscaldamento globale non è uno scherzo di satana e l’omosessualità non è una malattia?
Già che ci sei: portaci pure la convinzione che il femminicidio non è una lagna, ma un problema serio. Serissimo.

Infine, portaci tanti libri e la voglia di leggere.
Donaci la capacità ogni tanto si spegnere pc e tv. Riaprici qualche cinema, oscuraci per un paio di giorni la settimana Sky e Netflix.
All’inizio starai sul culo a tutti, ma dopo qualche mese tutto ti ringrazieranno.
Garantito.

La lista, lo sappiamo, è chilometrica. Ma se riesci a portarci almeno uno dei regali richiesti, sarai per sempre il nostro idolo. Più di Jim Morrison.
Noi aspettiamo.
E speriamo. Che se non speri il 25 dicembre, quando lo fai?

Buon Natale a tutti!!!

#ilBollettinoDelLunedì
#laSettimanaResistente
#resistenzeRiccardoLestini

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *