Spandau Ballet – “Through the barricades”
C’erano una volta le musicassette. In particolare quelle vergini, da 45, 60 e 90 minuti (poi arrivarono pure quelle da 120), dove dai vinili si copiavano album interi e dove, più frequentemente, si facevano le compilations personali da regalare a qualcuno o da ascoltare nelle autoradio a manopole.
Un giorno, facevo la prima media, proprio sotto casa mia trovai una musicassetta abbandonata, caduta da qualche tasca o dallo sportello di qualche automobile. Non c’erano scritti a penna i titoli delle canzoni ma solo, con un pennarello rosso fuoco, un grande “From Berlin”.
La prima traccia del lato A era “Through the barricades” degli Spandau Ballet, che venivano da Londra ma portavano il nome di un quartiere di Berlino, che anche se per poco era ancora una città divisa e, come per gran parte del ‘900, la città europea con più storie da raccontare.
E io davvero non so quante volte ascoltai e riascoltai questa canzone da quella cassetta trovata a terra, domandandomi e fantasticando per mesi – forse per anni – da dove venisse, chi l’avesse persa, perché l’avesse fatta e da chi l’avesse ricevuta. E su questa storia immaginai per mesi – forse per anni – storie d’amore e di addii, di treni presi e persi, aerei, passeggiate, case ignote e vite incrociate e abbandonate.
Tanti anni dopo, quando più grande mi incendiò la passione per l’Irlanda, scoprii che questo brano raccontava una storia d’amore impossibile tra un ragazzo e una ragazza di religione diversa sullo sfondo dei tragici troubles dell’Irlanda del Nord negli anni ’80. E fu come se un cerchio si chiudesse incendiandosi.
Ad ogni modo, non ricordo quali fossero le altre canzoni di quella misteriosa compilation “From Berlin”. Forse non le ho nemmeno mai ascoltate, preso com’ero a consumare “Through the barricades”.
Che sì, era – ed è – una canzone davvero splendida…