Bon Jovi – “Livin’ on a prayer”

I Bon Jovi – già da questo singolare delirio linguistico per cui occorreva (e occorre) spiegare che “The Bon Jovi” è il nome del gruppo il cui frontman si chiamava Jon (rigorosamente senza H Bon Jovi, a sua volta nome d’arte di John (rigorosamente con la H) Francis Bongiovi (in sostanza e per farla breve: come se la mia compagnia teatrale si chiamasse I LESTI), con la conclusione che ancora i più sono convinti si trattasse di un solista e non di una band – sono stati il più assurdo collage musicale degli anni ’80. E, probabilmente, non solo degli anni ’80.
Ovvero… chi, anzi meglio che cosa erano i Bon Jovi?
Ecco, l’unica risposta possibile è un gigantesco e perplesso “boh!”.
Per loro, e soprattutto per il loro singolo di maggior successo (“Livin’ on a prayer” appunto), si parlò di “pop metal”, una definizione che è tra le più strambe e improbabili contraddizioni in termini della storia della musica. Come fa il metal a essere pop? E come può il pop suonare pure metal?
Il problema, ad ogni modo, non è la stravaganza delle domande, ma il fatto che la risposta è che se sei i Bon Jovi tutto questo diventa possibile. Per quanto assurdo, loro furono effettivamente pop metal, senza altra definizione possibile.
E non lo furono soltanto nel modo di suonare, ma anche (soprattutto?) nel look: erano vestiti in maniera pop metal, avevano capelli pop metal… cioè, una specie di bizzarro incrocio a metà strada tra i Duran Duran e gli Iron Maiden.
Un mix a suo modo mortale, e certamente unico, che a mio avviso fu il vero principio ispiratore per le figure cartonate dei Bee Hive di “Kiss me Licia”.
Ora magari voi state VERAMENTE leggendo quello che sto scrivendo (perché giuro che lo pubblicherò) e vi starete giustamente chiedendo: Lestini, ma che cazzo stai dicendo? Stai delirando?
La risposta è sì.
Ma conoscete una maniera logico-lineare di parlare dei Bon Jovi? Se sì, ogni consiglio è ben accetto.
Per il resto, non ho altro da aggiungere. O meglio, in modo del tutto inquietante mi accorgo ora che sui Bon Jovi – e sul loro look soprattutto – avrei un intero saggio da scrivere, ma per decenza – e per rispetto nei vostri confronti – mi fermo qui e vado a torturare con queste osservazioni surreali gli amici più intimi.
Vi lascio a “Livin’ on a prayer”, giudicata la miglior canzone pop metal della storia. Così come i Bon Jovi sono stati di recente incoronati la miglior band pop metal della storia.
Ma perché… ce ne sono state altre??

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