L’ossimoro
Oggi ragazzi parliamo dell’ossimoro, quella figura retorica che consiste nell’unire due termini o due concetti di significato opposto con effetto di paradosso, come ad esempio “ghiaccio bollente”, “silenzio eloquente”, “dotta ignoranza”…
Ecco alcuni esempi illustri:
“l’estate fredda dei morti” (Giovanni Pascoli in “Novembre”)
“la morte si sconta vivendo” (Giuseppe Ungaretti in “Sono una creatura”)
“una dolcezza inquieta” (Eugenio Montale ne “I limoni”)
“un fascista perbene” (un sacco di gente a proposito di Nello Musumeci)