Tutti dobbiamo imparare a sparare

Si ritorna a parlare, dopo diversi mesi, della proposta di Salvini circa la reintroduzione della leva obbligatoria.
L’occasione è un’intervista rilasciata qualche giorno fa dal leader della Lega Nord alla popolare trasmissione radiofonica “La Zanzara”.
Giusto quattro mesi, ha sottolineato Salvini, quattro mesi di militare obbligatori per tutti, affinché tutti apprendano a usare correttamente le armi, affinché tutti imparino a sparare correttamente così da ridurre, sempre secondo Salvini, il numero dei reati.

Sinceramente, se come dice Salvini la proposta nasce dall’urgenza di dare più sicurezza ai cittadini, un paese dal “grilletto facile”, dove – secondo l’auspicio del segretario del Carroccio – “un italiano su due possegga un’arma da fuoco”, lo vedo tutt’altro che sicuro. Gli Stati Uniti, dove l’uso improprio delle armi da fuoco provoca ogni giorno morti innocenti, dovrebbero insegnare molto più di qualcosa.
Perché una politica che ha veramente a cuore la sicurezza dei suoi cittadini, non gli mette in mano una pistola dicendogli “sbrigatevela da soli”. Una politica che vuole veramente sicurezza, al contrario, prima di tutto investe nell’educazione alla nonviolenza e, soprattutto, investe seriamente e concretamente nelle forze dell’ordine, cioè in apparati di professionisti preparati (e adeguatamente equipaggiati e stipendiati) preposti a questo. Perché forze dell’ordine preparate e in numero sufficiente equivalgono a uno stato civile, il grilletto facile equivale al far west.

Tra gli altri motivi che giustificherebbero il ritorno alla “naia”, ci sarebbe secondo Salvini la necessità di “educare i nostri ragazzi allo spirito di sacrificio, allo spirito civico e all’amor di patria”.
Io personalmente, che appartengo a una generazione dove ancora vigeva la leva obbligatoria, non ho fatto il militare e non so assolutamente sparare. E non ho alcuna intenzione di imparare a farlo.
Eppure, nonostante questo, sento di avere più spirito civico, spirito di sacrificio e, soprattutto, più amore e attaccamento verso l’Italia io, di qualcuno che, fino all’altro giorno, con cerimonie celtiche sulla riva del Po, questa Italia voleva a tutti i costi dividerla.

#resistenzeRiccardoLestini

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