È stato la mafia

Continuiamo a ricordare, a celebrare, quando forse sarebbe ora di smetterla con le commemorazioni e cominciare seriamente con le pretese.

Ogni 12 dicembre, ad esempio, anziché commemorare la strage di Piazza Fontana, dovremmo pretendere di sapere, finalmente, nomi e cognomi della regia che ha dato il via alla strategia della tensione.
Ogni 2 agosto, sempre ad esempio, anziché ricordare la strage di Bologna, dovremmo esigere di sapere, finalmente, il ruolo esatto dei servizi segreti nel più grande eccidio della storia repubblicana.
E ogni 23 maggio, ancora ad esempio e per concludere, anziché celebrare il ricordo di Capaci, dovremmo pretendere di sapere chi, da Roma, rivelò a Palermo l’ora esatta dell’arrivo di Falcone, che doveva rimanere segreta, segretissima.

Perché un paese senza memoria è un paese senza futuro.
Ma un paese senza verità è un paese privato anche del suo presente.

‪#‎resistenzeRiccardoLestini‬

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