Fortuna…

Per fortuna (certo, me lo sono sudato e meritato il ruolo, ma purtroppo è anche fortuna, di vario genere – provincia e regione di lavoro, incastri anagrafici e via dicendo, visto che se lo sarebbero meritato e sudato tanti altri che non lo hanno) la cosa non mi riguarda.
Ma mi fa ridere – ovviamente nel senso più tragico della risata – e mi sdegna – nel senso più profondo dello sdegno – sentire Faraone e la Giannini che, in merito al prossimo concorso, dichiarano entusiasti “a settembre in cattedra 63mila nuovi insegnanti”.
Primo perché, spot elettorali a parte, a settembre non saranno mai immessi tutti i vincitori, cosa che invece avverrà – si spera – nel giro di 3 anni.
Secondo, soprattutto, perché quasi tutti loro saranno tutto fuorché ” nuovi”. Saranno al contrario migliaia di docenti esperti e navigati cui solo un sistema indegno ha finora negato il ruolo. E che adesso, un sistema ancora più indegno, dopo master, abilitazioni a volte doppie o triple, anni di supplenza e bravura dimostrata non sui libri, ma sul campo, obbliga a un’assurda e ingiusta tornata concorsuale ulteriore. Una tornata di cui no, non c’era assolutamente bisogno.

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