Addio Freak

L’ho saputo poco fa, per fortuna da una telefonata, per fortuna non da un giornale on line, non dalla voce frettolosa di un mezzo busto tv.
Così te ne vai, vecchio caro Freak. Se ne va Roberto ‘Freak’ Antoni, profeta del rock demenziale, leader degli Skiantos, rivoluzionario anarcopunk, attore della madonna, improvvisatore senza eguali, comico per pura legge genetica, scrittore, poeta.
E, oltre tutto questo, per me un amico, un maestro, un compagno incrociato più volte con cui ho avuto l’onore di dividere il palco in tante occasioni. Da quel lontano ottobre 2002, quando io feci il mio pezzo alla Flog di Firenze e lui inventò in cinque minuti il blues che poi avrebbe battezzato “Albergo Diaz”. Fu amore a prima vista, tra noi.
Ci sono ricordi, emozioni, che non si possono raccontare. Come non posso, né voglio, raccontare come Freak, proprio lui, undici anni fa riuscì a farmi uscire da uno dei periodi più bui – sia dal punto di vista artistico sia esistenziale – della mia vita.
Lo tengo per me, però ci tenevo a dirlo davanti a tutti che tu, maledetto e splendido anarchico bolognese, sei stato per me amico e maestro, maestro di vita e di palco.
Il resto, oggi che non ci sei più, è buio.
Ciao Freak, splendido amico mio.

Ric

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *