L’attrice giovane

….e la giovane attrice, in sala prove, mi chiede “ma come fai, quando scrivi, a decidere quali cose scartare e quali cose portare in pubblico?”. Sorrido nervoso, prendo tempo. Dico che la selezione è un processo un po’ tortuoso, complicato, difficile da spiegare…che l’autocritica risponde a criteri difficilmente riproducibili, legati al momento, mai uguali. In due parole: non so assolutamente rispondere.
Qualche ora dopo però, capisco. Prima di tutto che le domande complicate sono in realtà le più semplici. E di conseguenza che a domande del genere le risposte sono, per forza di cose, semplicissime. Semplice, quindi: qualsiasi cosa io scriva, se mi commuovo e mi emoziono io per primo leggendola o recitandola, allora penso che ci si possa commuovere o emozionare anche qualcun altro. Tutta qui, la scrittura. Una semplice infinita storia di emozioni….

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