Sono nato sbagliato

Sono nato sbagliato, contrario, al rovescio. Porto rumore nel silenzio e scompaio muto nello strepito. Sto dalla parte di chi non ha mai ragione, nel fango degli sconfitti, nelle urla degli ammalati. Scateno belve feroci senza saperle domare, disprezzo l’oro e frugo nell’immondizia. Piango dolori che non mi appartengono, esulto per gioie sconosciute, derubo occhi e mani senza chiedere il permesso. Non so vivere in nessun luogo se non negli oscuri labirinti del castello dei miei pensieri. Mi getto nella mischia della vita solo per tirarmene fuori e guardarvi da lontano, tutti quanti, osservare le linee dei vostri sguardi e innamorarmene. Non sono nato per restare, ma per andarmene via sempre, con addosso un sorriso amaro che non saprò mai spiegare. Sono pioggia d’agosto che arriva e non si ferma, silenzio immobile di notti senza luna, sguardo inquieto che tutto guarda, tutto lascia e niente dimentica.

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